Dicembre 2022

Meditazioni missionarie per sacerdoti, consacrati, laici

 

Gesù è immagine del Padre e lo mostra con gesti e linguaggio umano
(Beato Paolo Manna)

Gesù Cristo inviato del Padre

Dal Vangelo secondo Giovanni

«Gli disse Filippo: “Signore, mostraci il Padre e ci basta”. Gli rispose Gesù: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere». (Gv 14,8-10)

«Egli è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze». (Col 1,15-16)

Dal Magistero della Chiesa

«Cristo Gesù fu inviato nel mondo quale autentico mediatore tra Dio e gli uomini. Poiché è Dio, in lui abita corporalmente tutta la pienezza della divinità (Col 2,9); nella natura umana, invece, egli è il nuovo Adamo, è riempito di grazia e di verità (cfr. Gv 1,14) ed è costituito capo dell’umanità nuova. Pertanto il Figlio di Dio ha percorso la via di una reale incarnazione per rendere gli uomini partecipi della natura divina; per noi egli si è fatto povero, pur essendo ricco, per arricchire noi con la sua povertà». (Conc. Vat. II, Decreto sull’attività missionaria della chiesa, Ad Gentes, 3)

«[Dio] Mandò infatti suo Figlio, cioè il Verbo eterno, che illumina tutti gli uomini, affinché dimorasse tra gli uomini e spiegasse loro i segreti di Dio (cfr. Gv 1,1-18). Gesù Cristo dunque, Verbo fatto carne, mandato come “uomo agli uomini”, “parla le parole di Dio” (Gv 3,34) e porta a compimento l’opera di salvezza affidatagli dal Padre (cfr. Gv 5,36; 17,4)». (Paolo VI, Costituzione dogmatica sulla divina rivelazione, Dei Verbum, 4)

«Proclamare di città in città, soprattutto ai più poveri, spesso più disposti, il gioioso annuncio del compimento delle promesse e dell’Alleanza proposta da Dio: tale è la missione per la quale Gesù si dichiara inviato dal Padre». (Paolo VI, Esortazione Apostolica sull’evangelizzazione nel mondo contemporaneo, Evangelii Nuntiandi, 6)

Dagli scritti del Beato padre Paolo Manna

«L’unico Figlio del Padre si fa uomo per offrire al Padre, per ridargli tutti quei figli che il peccato gli aveva tolti e che egli riscatta a prezzo del suo sangue, diventa cosi Primogenito di molti fratelli ai quali, alla sua morte, ha ridonato la vita divina. Siamo dunque ridiventati figli di Dio, perché la vita divina che deriva dal Padre nel Figlio, che scorre dal Figlio nella S. Umanità assunta, circola per opera di Cristo in tutti i redenti che vorranno accettarla col S. Battesimo. Quale mistero d’amore!». (P. Manna, Chiamati alla santità, Napoli 1977, p. 22-23)

«La prima sovrana caratteristica di Gesù è questa di dichiararsi, di riconoscersi Figlio del Padre, che il Padre è il suo principio, che tutto gli viene da Lui. [...] Non fa niente da sé solo, ma solo quello che vede fare dal Padre. Il suo giudizio è giusto perché non cerca la sua volontà, ma la volontà di Colui che l’ha mandato». (P. Manna, Chiamati alla santità, Napoli 1977, p. 24)

«Il Figlio di Dio è così simile al Padre, che il Padre si specchia in Lui e vi trova tutte la sue perfezioni: uno specchio senza macchia, è rapito da questa somiglianza vivente: Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto». (P. Manna, Chiamati alla santità, Napoli 1977, p. 25)

«In cielo è così: dall’amore infinito col quale il Figlio è spinto verso il Padre e che incontra quello del Padre procede lo Spirito Santo, che è l’amore sostanziale del Padre e del Figlio. Questo amore risplende in Gesù in modo perfetto: tutta la sua vita si riepiloga in questo amore». (P. Manna, Chiamati alla santità, Napoli 1977, p. 26)

«Questo amore di Gesù per il Padre è al fondo di tutti i misteri della sua vita». (P. Manna, Chiamati alla santità, Napoli 1977, p. 27)

«Nostro Signore Gesù Cristo stesso ha fondato la sua autorità d’insegnare sulla missione che ha ricevuto dal Padre». (P. Manna, La conversione del mondo infedele, Milano 1920, p. 14)

Domande per la riflessione

  • Come vivo “l’imitazione di Cristo” nei miei pensieri, parole e azioni?
  • Gli altri, guardandomi, vedono in me e attraverso di me Dio che è amore?
  • Ricordo nella vita di tutti i giorni che sono il figlio prediletto di Dio? Mi sento orgoglioso e felice per questo?

PREGHIERA

Dio, ti ringrazio per il dono della vita.

Benedicimi e aiutami a trascorrere una buona giornata.

Ti chiedo, Dio che sei Amore, di essere come Te.

Sii buono con me oggi e sempre.

Perché io possa essere buono con tutti a casa e al lavoro.

Gesù, mite e umile di cuore, rendi il mio cuore simile al tuo.