
Giornata Missionaria Mondiale 2021: un gesto concreto per soccorrere le comunità cristiane bisognose di aiuti e sostenere l’annuncio del Vangelo fino agli estremi confini della terra
Si celebra domenica 24 ottobre la Giornata Missionaria Mondiale sul tema “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” (At 4,20).
Nel messaggio diramato per questa ricorrenza, Papa Francesco spiega che il tema “ è un invito a ciascuno di noi a “farci carico” e a far conoscere ciò che portiamo nel cuore. Questa missione è ed è sempre stata l’identità della Chiesa: «essa esiste per evangelizzare» (S. Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 14). La nostra vita di fede si indebolisce, perde profezia e capacità di stupore e gratitudine nell’isolamento personale o chiudendosi in piccoli gruppi; per sua stessa dinamica esige una crescente apertura capace di raggiungere e abbracciare tutti”.
La Giornata Missionaria Mondiale è stata presentata in conferenza stampa in Vaticano lo scorso 21 ottobre, durante la quale sono intervenuti S.E il Cardinale Luis Antonio G. Tagle, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli; S.E. Mons. Giampietro Dal Toso, Presidente delle Pontificie Opere Missionarie (POM) e Segretario aggiunto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli; Suor Alessandra Dalpozzo, Madre Generale delle Francescane Ancelle di Maria. "L'incontro con Dio che ci ha toccato il cuore e che ha compiuto opere meravigliose non possiamo tenerlo per noi. Come hanno fatto gli apostoli, condividiamo l'amore che abbiamo sperimentato” ha sottolineato il cardinale Tagle". Quanto abbiamo ricevuto da Dio è un dono per gli altri. E più la condividiamo, più la nostra fede cresce. Se la teniamo per noi, nel tempo si indebolisce. Se la teniamo in un piccolo gruppo, diventa affare di una élite. I missionari sono ispirati dall'amore di Dio a uscire da sé stessi, dalle loro paure, per raggiungere tutte le nazioni, geografiche ed esistenziali. Per una ragione fondamentale: per la gratitudine. Sono persone grate”. Il Prefetto di "Propaganda Fide" ha sottolineato che "la spiritualità e l'incontro con Dio sono la sorgente del missionario, che è sempre radicato in Cristo. Egli racconta 'una storia d'amore', vissuta con Gesù e porta al mondo la compassione di Cristo”.
Mons. Giampietro Dal Toso, Presidente delle Pontificie Opere Missionarie nel suo intervento ha tenuto una riflessione sulla figura di Pauline Jaricot, la fondatrice dell’Opera per la Propagazione della Fede, la cui beatificazione nel 2022 avverrà nella cornice di importanti ricorrenze. L’anno prossimo infatti saranno celebrati più anniversari legati al mondo missionario: 400 anni della Congregazione di “Propaganda Fide”, 200 dalla fondazione della prima Opera missionaria, l’Opera per la Propagazione della Fede; 100 anni dalla elevazione a Pontificie di tre delle quattro Opere; e 150 anni dalla nascita del Beato Paolo Manna, fondatore delle Pontificia Unione Missionaria. Il Presidente ha concluso ricordando che l’aiuto elargito alle comunità di missione dalle POM, fra cui quanto destinato alla costruzione della cappella nella missione di Atambua, nell’isola di Timor, in Indonesia, delle Francescane Ancelle di Maria presentata in conferenza stampa da Suor Alessandra Dalpozzo, è stato possibile anche per il sostegno dei Papi, che regolarmente hanno promosso il carisma delle Pontificie Opere Missionarie, ed ha citato quanto scritto da Papa Francesco nel messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale del 2021 e in particolare quanto scritto dal Papa nel 2016, in occasione del 90° anniversario della Giornata: “Ritengo pertanto opportuno richiamare le sapienti indicazioni dei miei Predecessori, i quali disposero che a questa Opera andassero destinate tutte le offerte che ogni diocesi, parrocchia, comunità religiosa, associazione e movimento ecclesiale, di ogni parte del mondo, potessero raccogliere per soccorrere le comunità cristiane bisognose di aiuti e per dare forza all’annuncio del Vangelo fino agli estremi confini della terra. Ancora oggi non ci sottraiamo a questo gesto di comunione ecclesiale missionaria”.