
I “Giubilei missionari” del 2026 al centro dell’annuale incontro delle Pontificie Opere Missionarie in Polonia
La Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) polacche guarda al 2026 e ai diversi “Giubilei missionari” che si celebreranno il prossimo anno. Nel 2026 cadono i cento anni dalla istituzione della Giornata Missionaria Mondiale, i 110 anni dalla fondazione della Pontificia Unione Missionaria, iniziata dal Beato Paolo Manna, e i 200 anni dalla costituzione dell’Associazione del Rosario Vivente, voluto nel 1826 dalla Beata Pauline Jaricot, fondatrice della Pontificia Opera della Propagazione della Fede.
Nel tradizionale incontro di inizio autunno, occasione per riflettere su quanto fatto e lasciarsi ispirare con la preghiera per gli appuntamenti dell’anno a venire, Padre Maciej Będziński, il direttore delle Pom polacche, ha incoraggiato in apertura una condivisione di esperienze guidata dallo spirito di unità. “Agiamo e cooperiamo per l'unica Chiesa, rimanendo nella preghiera, come ci ha incoraggiato a fare il Santo Padre Francesco nel messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale di quest'anno con le parole: «Non dimentichiamo che pregare è la prima azione missionaria e al contempo “la prima forza della speranza”» ha sottolineato padre Będziński. I cento anni della Giornata Missionaria Mondiale, i 110 anni della fondazione della Pontificia Unione Missionaria e i 200 anni dalla costituzione dell’Associazione del Rosario Vivente sono stati al centro della prima giornata. L’importanza di celebrare le tre ricorrenze e attualizzare i tre “inizi” di cui si farà memoria nel 2026 è stata posta al centro della riflessione condivisa tra i partecipanti all’incontro. Tra loro direttori diocesani delle POM, rappresentanti religiosi e animatori missionari laici.
Tra i vari resoconti annuali di ogni singola Pontificia Opera spiccano anche alcune prossime novità. La Pontificia Unione Missionaria polacca ha annunciato infatti la creazione di un'Accademia Missionaria, invitando da subito i presenti all’incontro ad un simposio a novembre a Jasna Góra, mentre la Pontificia Opera di San Pietro Apostolo ha confermato la volontà di continuare con il progetto AdoMis (adozione a distanza dei Seminaristi in terra di missione), sorto nel 2013, volgendo il suo interesse ai seminari in Camerun, Madagascar e India. La Pontificia Opera per la Propagazione della Fede e la Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria si sono invece concentrate sull’illustrazione delle iniziative di formazione e progetti per i Giubilei. Padre Luca Bovio, IMC, primo direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Ucraina, già Segretario nazionale della Pontificia Unione Missionaria in Polonia per oltre 10 anni, ha celebrato la messa della prima giornata sottolineando l’importanza di fondare le Pontificie Opere Missionarie in un Paese dilaniato dalla guerra ed esprimendo gratitudine per gli anni di servizio in Polonia. Il Vescovo Jan Piotrowski, Presidente della Commissione per le Missioni della Conferenza Episcopale Polacca, intervenendo alla giornata conclusiva ha ricordato la centralità del Movimento del Rosario Vivente, che conta oltre 2 milioni di membri in Polonia, esortando tutti a riconoscere e valorizzare la natura missionaria di questa modalità di preghiera invitando anche altre persone alla recita del Rosario per generare una vera e propria “corona” vivente.