Intenzione di preghiera del Santo Padre
Perché il Signore ci dia la grazia di vivere in piena fratellanza con i fratelli e le sorelle di altre religioni, pregando gli uni per gli altri, aperti a tutti.
L’intenzione di preghiera di Papa Francesco per il mese di gennaio riguarda il desiderio di poter vivere in piena fratellanza con le persone che abbracciano altre religioni. Il Santo Padre chiede di pregare "Perché il Signore ci dia la grazia di vivere in piena fratellanza con i fratelli e le sorelle di altre religioni, pregando gli uni per gli altri, aperti a tutti". Nell’enciclica Fratelli tutti troviamo eco di questa preghiera: “Le diverse religioni, a partire dal riconoscimento del valore di ogni persona umana come creatura chiamata ad essere figlio o figlia di Dio, offrono un prezioso apporto per la costruzione della fraternità e per la difesa della giustizia nella società. Il dialogo tra persone di religioni differenti non si fa solamente per diplomazia, cortesia o tolleranza. Come hanno insegnato i Vescovi dell’India, «l’obiettivo del dialogo è stabilire amicizia, pace, armonia e condividere valori ed esperienze morali e spirituali in uno spirito di verità e amore»”(n. 284). Missionarie e missionari sono da sempre impegnati nell’incontro con sorelle e fratelli di altre religioni come testimonia la missionaria saveriana suor Maria de Giorgi: “Il mio essere missionaria ad gentes in Giappone ha il solo scopo di annunciare e testimoniare Gesù e il suo vangelo al popolo giapponese. Nel 1987 mi è stato chiesto di prestare il mio servizio missionario presso il Centro di spiritualità e dialogo interreligioso Shinmeizan che stava per iniziare nella Prefettura di Kumamoto per iniziativa del saveriano P. Franco Sottocornola. È qui che ho potuto conoscere la tradizione e l’eredità spirituale giapponese e soprattutto scoprire come la grazia di Dio lavori misteriosamente nel cuore di coloro che lo cercano sinceramente. Davvero come ha scritto S. Giovanni Paolo II nella Redemtporis Missio: «il dialogo è una via verso il Regno e darà sicuramente i suoi frutti, anche se tempi e momenti sono riservati al Padre» (n.57)”