
Pontificia Opera Santa Infanzia: Pubblicato il nuovo bollettino
“Pontificia” e “santità” sono i concetti che fanno da filo conduttore del nr. 11 del Bollettino organo di informazione missionaria ideato e realizzato dal Segretariato Internazionale della Pontificia Opera della Santa Infanzia (POSI). La dimensione della santità nei bambini, tema caro al fondatore della stessa POSI, Mons. Charles de Forbin Janson, è stato anche il tema dell’incontro della Conferenza Europea dell’Infanzia missionaria (CEME) tenutasi a Ginevra, dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, tema già proposto nel 2019 dal Segretariato Internazionale e mantenuto nonostante il rinvio. “Santità è dare dignità all’essere umano e ricordare la somiglianza e l’immagine di Dio in se stessi – scrive suor Roberta Tremarelli, Segretario generale della POSI, nel suo editoriale -. Sono felice che oggi alcune Direzioni nazionali propongano l’esempio e la vita dei Santi all’interno del cammino e delle proposte per i membri dell’Opera dell’Infanzia missionaria”. Accanto al tema della santità troviamo il tema dell’essere pontificia, anzi troviamo una domanda: “Cosa significa per me che l’Opera dell’Infanzia e Adolescenza missionaria è Pontificia?”. La stessa domanda cui dovranno rispondere i bambini e i ragazzi che parteciperanno al Concorso di disegno per piccoli e grandi missionari indetto proprio in occasione del centenario dell’elevazione a Pontificia dell’Opera della Santa Infanzia. Gli spunti di approfondimento per rispondere al quesito li troviamo anche nel bollettino dove una sezione significativa viene dedicata alle parole dei Papi Pio IX, Leone XIII, Pio X, Benedetto XV e Pio XI su questa Opera e sul valore della proposta di Mons. Charles de Forbin Janson non solo a livello di cooperazione materiale, ma con riferimento alla rilevante dimensione dell’educazione alla fede e della fede. Nel bollettino, ricchissimo di tanti materiali, non poteva mancare l’intervento del prof. Lawrence Lwuamadi. “La santità in un contesto ecumenico” - Esperienze pastorali all’Istituto ecumenico presentate alla Conferenza Europea di Ginevra (CEME). Inoltre per la sezione “voce dei bambini” i contributi arrivano dalla Nigeria in occasione della Giornata dell’Infanzia Missionaria, da Gambia e Sierra Leone con uno sguardo sulle attività, dal Paraguay con il Rosario dell’Aurora con e per i bambini adolescenti, dal Giappone con l’iniziativa dell’ Holy Spirit Institute di Akita, dall’Argentina con il progetto sulla pace della IAM, da Cuba che ha raccontato la celebrazione della Pasqua, dalle iniziative della Repubblica del Congo RDC (diocesi di Kole) a quelle del Burkina Faso (Diocesi di Koudougou), del Ciad e del Ghana (Arcidiocesi Accra). Del Kyrgyzstan viene raccontato il lavoro della Chiesa locale ed in particolare l’attività svolta dal “Centro di Riabilitazione e Spiritualità dei bambini”. Viene dedicato spazio anche ad una testimonianza di creatività missionaria nelle isole Antille (Antigua e Barbuda) e, sempre dalle Antille (Jamaica), all’iniziativa del calendario. Infine “La casa de la Niña de Loreto” in Perù ed il racconto dal Bangladesh delle attività della Diocesi di Barishal. Infine dalla Direzione delle Pontificie Opere Missionarie della Slovacchia giunge l’iniziativa di creare una rete di preghiera di bambini in Slovacchia, per risvegliare la loro chiamata alla missione e dar vita ai gruppi di preghiera “Grani Missionari”.