Webinar - La missione di evangelizzazione nell’Asia centrale ai tempi dell’Evangelii Gaudium. contesto, difficoltà, prospettive (12-13 ottobre 2021)

Webinar - La missione di evangelizzazione nell’Asia centrale ai tempi dell’Evangelii Gaudium. contesto, difficoltà, prospettive (12-13 ottobre 2021)

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Città del Vaticano

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La Pontificia Unione Missionaria insieme alle altre Pontificie Opere Missionarie (POM) hanno organizzato un webinar per il 12 e il 13 ottobre 2021 sul tema dell’evangelizzazione nell’Asia centrale ai tempi dell’Evangelii Gaudium.

Il webinar si è aperto con il saluto di monsignor Giampietro Dal Toso, presidente delle POM che ha ricordato l’importanza del termine missione come evangelizzazione, specificando che la missione è l’annuncio del Vangelo e la costituzione di nuove Chiese. I paesi dell’Asia centrale sono proprio in questa fase di costituzione di nuove Chiese attraverso l’annuncio del Vangelo.

La Chiesa in Asia centrale vive una situazione speciale che, forse proprio per la sua unicità, può sollecitare nuove forme di missione.

È intervenuto poi il Nunzio Apostolico in Corea del Sud e in Mongolia, monsignor Alfred Xuareb, ricordando il prezioso contributo dei missionari nei Paesi dell’Asia centrale, apprezzando i loro sacrifici e le sfide che affrontano ogni giorno.

A seguire si sono approfonditi aspetti ed esperienze delle missioni in Kazakistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Uzbekistan - e di paesi limitrofi quali Mongolia e Afghanistan. I partecipanti hanno avuto la possibilità di raccontare le situazioni e le sfide specifiche della Chiesa nelle varie realtà e di confrontarsi su criticità comuni ai vari paesi.

Il vescovo di Karaganda in Kazakistan, monsignor Adelio Dell’Oro, ha indicato due strade per l’evangelizzazione oggi in Kazakistan. Primo: essere personalmente testimoni, soprattutto nei luoghi di studio e di lavoro, dove i laici sono chiamati a vivere. La testimonianza dei laici nell’ambiente sociale è molto preziosa. Secondo, il grande campo della carità. Monsignor José Luis Mumbiela Sierra, vescovo della Santissima Trinità in Almaty ha sottolineato che quando una cultura può usare la sua lingua per esprimersi nella liturgia, può arrivare a comprendere meglio che la pienezza del suo sviluppo culturale sta nel servire la Bellezza, unendosi a Lei con i segni della propria identità, portando il meglio di sé. Prendendo poi la parola l’amministratore Apostolico dell’Uzbekistan, monsignor Jerzy Maculewicz, ha ricordato in particolare l’anniversario dei 30 anni di presenza francescana in questo Paese, celebrato il 15 ottobre 2021 nella chiesa di Tashkent, alla presenza del Ministro generale dei Frati Minori Conventuali, l’argentino fra Carlos Alberto Trovarelli. Poi ha parlato padre Leopold Kropfreiter, direttore nazionale delle POM in Kazakistan dal 2008, sottolineando che i cattolici in questo Paese sono quasi il 2 per cento, un seme in mezzo a tante culture diverse. La sfida è soprattutto quella di sviluppare la pastorale giovanile, di aprire lo stile missionario alla cultura e alla lingua del Kazakistan, il cui tratto distintivo è quello dell’ospitalità. Poi è intervenuto padre Giovanni Scalese, superiore della Missio sui iuris in Afghanistan, che ha ricordato in particolare il ponte aereo umanitario attivato nel mese di agosto 2021 in Afghanistan, dopo la presa del potere da parte dei talebani. L’amministratore apostolico del Kirghizistan, padre Anthony James Corcoran ha precisato che il 90% della popolazione di questo Paese, oltre 6 milioni, è di fede musulmana. I cristiani sono una piccola minoranza. “Siamo ancora qui - ha detto padre Anthony James Corcoran - perché la Chiesa cattolica ha una storia in questo Stato e perché vogliamo condividere le vie pastorali con questo popolo”. Nella seconda giornata del webinar, P. Dinh Anh Nhue Nguyen, OFMConv, Segretario generale della PUM, ha dato utili spunti sul tema “Il missionario tra l’annuncio evangelico e l’attività caritativa. Alcune provocazioni dalla Bibbia e dall’Evangelii Gaudium”.

Ha riletto alcuni passi biblici sul tema della missione di Cristo e sull’annuncio sulla missione dei 12 apostoli, ai quali Gesù ha lasciato il mandato missionario, il mandato agli altri 70/72 discepoli e il mandato missionario del Risorto, così come la missione negli Atti degli Apostoli tra l’annuncio e attività caritative. Ha parlato poi Mons. Yevgeniy Zinkovskiy, Vescovo Ausiliare di Karaganda, che ha illustrato la nascita delle prime vocazioni sacerdotali in Kazakhstan. Mons. Giorgio Marengo, Prefetto Apostolico di Ulaanbaatar ha sottolineato che l’esigenza del futuro prossimo per la Chiesa in Mongolia è passare dalla “rapidità” a una dimensione di maggiore “profondità”. Secondo Mons. Marengo, “profondità vuol dire anche accompagnare il cammino di ogni fratello e sorella che, toccati dalla Grazia, cominciano a rileggere la loro storia personale e collettiva alla luce del Vangelo”. La priorità, rimarca mons. Marengo, è promuovere un annuncio e una cura pastorale che siano attenti alle specificità del popolo mongolo e alle sue infinite sfumature. A chiudere queste due giornate p. Andrzej Madej OMI, Superiore della Missio sui iuris in Turkmenistan, che ha parlato della sua esperienza di oltre 20 anni nel paese.

 

Chiesa cattolica in Kazakistan

Chiesa cattolica in Kirghizistan

Missio sui iuris in Afghanistan

Chiesa cattolica in Mongolia

Chiesa cattolica in Turkmenistan

Chiesa cattolica in Uzbekistan

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