Il progetto ha contribuito al pagamento delle tasse d’iscrizione e alle spese di mantenimento (divise, libri, mensa scolastica) dei 245 alunni della scuola elementare "Don Bosco School" di Nilgiri, nel Vicariato Apostolico del Nepal.
Il progetto è rivolto anche alla formazione dei nuclei familiari e all'evangelizzazione delle singole comunità ecclesiali.
In Nepal si sta ancora lavorando alla ricostruzione del Paese dopo i terribili terremoti dell’aprile 2015. La ricostruzione delle scuole nelle aree rurali e la fornitura di attrezzature idonee, comprese quelle igienico-sanitarie, sono parte degli obiettivi a cui mira Mons. Paul Simick, Vicario Apostolico in Nepal. Grazie anche all'aiuto dei missionari sono già state ricostruite ed attrezzate ben 10 scuole rurali. L'obiettivo è di combattere l'analfabetismo diffuso, garantire a tutti i bambini e giovani l’accesso ad un’educazione di qualità, ridurre l’abbandono scolastico e offrire corsi di formazione professionali, oggi rappresentano le sfide principali di questa realtà.
«Le istituzioni dei missionari sono centri di accoglienza dove tutti si sentono a casa e i programmi educativi e i diplomi rilasciati aiutano molti giovani nepalesi a costruirsi il loro futuro» (testimonianza di un insegnante).
Secondo l’Annuario Pontificio del 2018, il Vicariato Apostolico del Nepal ha 31.395.930 abitanti, di cui 7.643 cattolici (0,02% della popolazione). Ci sono 16 parrocchie, 109 sacerdoti di cui 21 diocesani e 88 religiosi, 14 religiosi non sacerdoti, 163 religiose. La Chiesa gestisce 17 centri di assistenza e beneficenza, e 22 scuole materne, 28 primarie e 23 medie, tra inferiori e superiori.