10 ottobre - Manuale del Rosario Vivente

10 ottobre 2021

Paolina prepara un Manuale del Rosario Vivente, dando indicazioni precise:

“La prima cosa da fare è scegliere buone zelatrici. Le consigliere saranno scelte tra le più ferventi. Non c'è alcun inconveniente nell'ammettere uomini alle quindicine comuni; potrebbe essere l'unico modo per far loro praticare questa bella e antica devozione che hanno ormai quasi totalmente abbandonato.

1) Occorre assicurarsi che la quindicina sia sempre completa, sia nel numero che nella correttezza della recitazione della decina;

2) Cambiare i misteri ogni mese, per mezzo di un sorteggio; è sufficiente trovarsi in tre insieme, la zelatrice e almeno due dei suoi assistenti;

3) La zelatrice deve avere cura di spiegare alle sue associate ignoranti i misteri che spettano loro, nonché il modo di recitare le decine meditando su tali misteri in base alla loro portata.

Questi contatti regolari tra la zelatrice e i membri della sua quindicina alimentano lo spirito di unità e di carità reciproca che è l'anima del Rosario Vivente, e che ne fa un'opera solida e fruttuosa” (Pauline Jaricot, Le Rosaire vivant, op. cit., p. 25)

Per assicurare meglio l'unità delle associate del Rosario Vivente, Paolina ha avuto la felice idea di "raffigurare ogni decina su un cartoncino che determina visibilmente la distribuzione e la rotazione della loro preghiera comune” (Pauline Jaricot, Le Rosaire vivant, op. cit., p. 25). Il primo disegno di Paolina sarà perfezionato, stampato e diffuso ai quattro angoli del mondo come segno di unione. La zelatrice incaricata della quindicina riceveva un cartoncino su cui era raffigurata Nostra Signora del Rosario, attorno alla quale era disegnata una corona destinata a ricevere i nomi dei suoi quattordici associati e il suo. Così, nei quindici petali di rosa che circondano l'immagine della Madonna si trovano le firme di ogni associato.

Le decine si moltiplicano rapidamente in Francia, Italia, Svizzera, Belgio, Inghilterra e in diverse parti dell'America. Il Rosario mette le sue radici anche in India e soprattutto in Canada. Avrebbe attecchito anche in Africa. Alla morte di Paolina Jaricot, l'associazione contava due milioni e mezzo di membri in tutto il mondo. L'influenza di Paolina fu incommensurabile; attraverso il Rosario Vivente, ottenne fama mondiale, senza dubbio perché “il suo cuore ardeva d'amore per Cristo e per la Chiesa, alla quale aveva dato tutto fin da quando aveva diciassette anni” (Pauline Jaricot, Le Rosaire vivant, op. cit., p. 39). Là dove si formano le decine, “si riscontra una costanza nel bene e un profumo di virtù che prima non esisteva” (Pauline Jaricot, Le Rosaire vivant, op. cit., p. 29).

Per Paolina, la preghiera deve essere al centro delle preoccupazioni degli associati del Rosario Vivente. “La preghiera è un motore potente che fa sentire la sua forza da un capo all'altro del mondo; essa ricerca, nel cuore di Dio stesso sul trono della sua onnipotenza, grazie di vita e di salvezza per tutti... La preghiera è il regno di Dio in noi; si estende a tutti, in cielo, in terra, nel purgatorio; incatena i demoni; trionfa nella Giustizia di Dio che non può negarle le meraviglie della sua misericordia” (Pauline Jaricot, Le Rosaire vivant, op. cit., p. 35).